Apparecchi acustici: quale scegliere

Se per la prima volta stai cercando informazioni riguardanti gli apparecchi acustici potresti commettere alcuni errori nella scelta della marca, del modello e del centro audioprotesico.

Prima di parlarti di apparecchi acustici vorrei raccontarti una cosa che mi è successa e che mi ha fatto riflettere.

Qualche settimana fa ho cambiato casa. Dopo aver fatto il trasloco e sistemato un po’ di cose, ho guardato il giardino e mi sono accorto di non possedere un tagliaerba. Così senza pensarci troppo su vado in un negozio per acquistarne uno, guardo quelli esposti e rimango senza parole. Ci sono quelli elettrici con il cavo, elettrici con la batteria, i robot che tagliano da soli l’erba, a motore, quelli a motore con motore che facilita la spinta, quelli a trattorino e quelli manuali a spinta con lama elicoidale?!?! 

  • Quale vuole?- chiede il commesso

Rimango in silenzio ma in testa ho chiara la situazione: – CHENNESO’ IOO?!?- Nella mia vita non mi ero mai posto il problema di capire le differenze fra i vari tagliaerba, li immaginavo tutti uguali. 

Poi me ne sono tornato a casa ed ho iniziato ad informarmi navigando in internet.

Ho scoperto che il modello va scelto in base a quanto spesso si taglia l’erba, quanto è grande il giardino e se ci sono prese delle corrente a portata di mano. LA COSA PIÙ INTERESSANTE È CHE: Se si confrontano modelli di varie marche si scopre che i costi non variano molto. Quello che cambia è che se prendi un tagliaerba:

  • manuale e tagli l’erba ogni 2 settimane butti i soldi perché non lo puoi usare.

  • elettrico ed hai un prato in aperta campagna senza corrente ovviamente è un problema.

  • a motore e hai pochi metri quadrati di giardino ti prendi una bella fregatura, quando ti accorgi che non sai dove tenerlo, assieme alla tanica di benzina etc..

Poi qualche giorno dopo quando sono a lavoro vedo in agenda una prima visita. Visito il paziente che alla fine mi dice che gli serve un apparecchio acustico.

  • Quale vuole?- chiedo io. Il paziente rimane in silenzio ma la sua espressione sembra dire: – CHENNESO’ IOO?

Un momento.

E’ un Deja Vù?!?

È una scena che ho già visto!! E mi ricordo del tagliaerba. – Porca miseria – penso io, un po’ esterrefatto.. con quell’espressione di chi di colpo ha capito qualcosa: Se mi sono fatto io tutti questi problemi per tagliare qualche metro quadro di giardino, che dovrebbe pensare un paziente che ha ricevuto una notizia poco piacevole (non ci sente bene) e subito dopo deve nell’ordine:

  • farsi coraggio e prendersi cura di sè

  • scegliere un centro audioprotesico

  • trovare il tecnico con cui aver a che fare

  • scegliere gli apparecchi acustici migliori per lui

  • capire se ci sono accessori che possono migliorare l’efficacia degli apparecchi acustici

Sarò sincero: statisticamente a fare tutte queste scelte la possibilità che hai di prendere un granchio è piuttosto alta. Gioco forza devi fidarti a scatola chiusa. Ma non è proprio così. Ho deciso di scrivere questo articolo per darti alcune informazioni che ti possono essere utili in queste scelte ed in particolare quella degli apparecchi acustici. Un avviso: quello che scrivo è di parte, per me è il modo migliore di lavorare, quindi diventa anche l’unico che utilizzo in tutti i nostri centri del triveneto. 

Quindi queste righe sono scritte per tutti quelli che mi chiedono “abito a Viterbo dove mi consiglia di andare per gli apparecchi acustici?”…oppure…”ho speso tanti soldi per gli apparecchi acustici e ho quasi perso le speranze, c’è qualcuno di cui possa fidarmi qui a Roma?”. 

Per quanto riguarda i centri che forniscono apparecchi acustici, come avrai immaginato non sono tutti uguali, anzi sono molto differenti, un po’ come  un fast food ed un ristorante di lusso. Allo stesso modo cambiano le persone che ci lavorano dentro. Quindi…

Come puoi tornare a sentire nel miglior modo possibile scegliendo gli apparecchi acustici giusti?

E’ ovvio che ci sono tanti fattori da tenere da conto. Intervenire prima da più risultati che aspettare anni... oppure che con un calo dell’udito del 60% puoi avere meno risultati rispetto al tuo amico che ha una perdita al 40%. Se hai un problema all’orecchio medio potresti avere risultati migliori rispetto al tuo amico che ha problemi al nervo acustico. Ogni persona ha il SUO problema, con le SUE capacità cognitive e avrà il SUO risultato. Considera anche che qualunque sia la tua situazione, in un centro audioprotesico avrai un certo tipo di soddisfazione finale e in un altro centro tutta un’altra. Peggiore? Migliore? Non lo so, ma i risultati saranno certamente differenti proprio come andare in un fast food ed in un ristorante di livello. I RISULTATI SARANNO DIVERSI. Ci siamo capiti insomma, ed è per questo che voglio spiegarti quali sono le variabili da tenere conto per poter spendere bene i tuoi soldi in una soluzione adeguata, duratura e che ti soddisfi. 

Le 3 grandi variabili per risolvere al meglio il tuo problema di udito

 1. qualità degli apparecchi acustici
2.
il tecnico audioprotesista
3. la struttura (il “centro audioprotesico”) Tutte e 3 assumono un ruolo fondamentale nella soluzione al tuo problema.

Partiamo dalla prima variabile: gli apparecchi acustici.

Ti faccio un esempio già fatto in un precedente articolo….ma questa volta ci aggiungo ancora un dettaglio:

Quante automobili esistono? Migliaia? Quando hai bisogno di un’automobile entri in un concessionario dicendo: mi da un automobile? È più facile che in base alla tue esigenze chieda: Vorrei una sfavillante BMW serie 3 – o anche – vorrei un comodo furgoncino dove posso caricare un sacco di attrezzi Ma quando ti faranno vedere gli apparecchi acustici come farai a capire se sono quelli che ti servono? Per capirne la qualità non li puoi smontare, aprire e visionare i circuiti. È improbabile che tu abbia gli strumenti per misurare la distorsione acustica. Come fai a capire se la tecnologia che indosserai per i prossimi anni e con la quale sentirai il mondo, sono  le Ferrari che immaginavi oppure sono delle datate Yugo Zastava? 

 

Ecco cosa devi sapere quindi per saperne di più riguardo la qualità degli apparecchi acustici che ti vengono proposti

Al mondo ci sono diverse marche, più di centinaia…ma ce ne sono alcune che sicuramente hanno dato qualcosa in più e sono emerse negli ultimi 50anni…di quali parliamo? -Oticon (danese) -Widex (danese) -Phonak (svizzera) -GnResound (danese)-Starkey (americana) Queste sono le migliori al mondo? A mio avviso sì ed uno dei motivi principali è che fatturano centinaia di milioni di Euro. La positiva conseguenza è che ne spendono veramente tanti in Ricerca & Sviluppo riuscendo quindi a migliorare mese dopo mese i propri apparecchi acustici… 

Non esistono aziende italiane, francesi, tedesche oppure ad esempio cinesi?

Ma certo, a centinaia. Ma come nascono anche muoiono. A volte riescono a prendere la loro fetta di mercato magari concorrendo sui prezzi con ovvi compromessi sulla qualità.. quindi non hanno lunga vita ed alcune sono fallite o sono state (s)vendute. Delle 5 grandi produttrici che ho citato, sono tutte tecnologicamente di un livello molto alto. Non voglio dire qual’è la vera numero 1 (anche se posso confidarti che prediligo alcune di quelle danesi per vari motivi) ma ti suggerisco di informarti se il centro a cui intendi rivolgerti tratta almeno una di queste marche. Altrimenti di che professionisti stiamo parlando? Facciamo finta che io ti abbia convinto che ci siano delle differenze fra i produttori di apparecchi acustici e hai scelto di affidarti ad uno dei big, come fai a capire che il modello degli apparecchi acustici sia adatto alle tue esigenze? Non fissarti con i canali degli apparecchi acustici. Cerca, laddove ti è possibile, di scegliere sempre due apparecchi acustici esterni. Che vanno messi dietro all’orecchio hanno mille vantaggi rispetto agli apparecchi acustici endoauricolari....fra i vari vantaggi degli apparecchi acustici esterni (quasi tutti almeno) è che hanno il ricevitore intercambiabile. Non serve effettuare un’altra spesa appena gli apparecchi acustici non saranno più in grado di darti tutto il volume necessario. Assicurati poi che siano apparecchi acustici “wireless”. Ti danno la possibilità di poterti connettere oggi o un domani al televisore/cellulare/telefono in modo da non spendere ulteriormente in futuro. Credimi, con apparecchi acustici “non wireless” sentire quei dispositivi elettronici è sempre molto molto difficile. 

Passiamo al tecnico audioprotesista: 
Come fai a capire chi hai davanti?

La competenza del tecnico è pari al valore degli apparecchi acustici; gli apparecchi acustici sono dispositivi che vanno programmati, se sono programmati male NON funzionano bene.

Questa può sembrarti una cosa ridicola, ma non lo è. Tutti, te compreso, pensano che siano sufficienti dei buoni apparecchi acustici ma non è così. Basta sbagliare un piccolo dettaglio, uno solo e tutto va per il verso sbagliato. Uno solo.  

Dal punto di vista legale ti può capitare di aver a che fare con tecnici laureati o semplicemente abilitati alla professione. Non è come dire tecnici di serie A o serie B anzi… 

Io sono laureato e per mia esperienza posso dirti che all’università ho imparato si e no il 10% di quello che poi metto in pratica ogni giorno

 Molto lo prendo dall’esperienza diretta sul campo. Posso dirti che se:

  1. ti trovi a tuo agio con un tecnico

  2. hai l’impressione che abbia capito le tue richieste

  3. non ti promette la luna ma quello che dice lo mantiene con i fatti

Allora è la persona giusta a cui affidarti per i tuoi apparecchi acustici. Ogni volta che ci riuniamo nel nostro piccolo team di professionisti ci ripetiamo che NON sono gli apparecchi acustici ma i RISULTATI quello che diamo ai nostri pazienti. Per questo cerco sempre di essere:

  • onesto nel dichiarare gli obbiettivi che puoi raggiungere.

  • chiaro nel definire i tuoi tempi di recupero.

  • efficiente nel farlo nel miglior modo possibile.

Se il professionista che hai di fronte ti da questa impressione allora sai di essere nel posto adatto a risolvere i tuoi problemi. Concretamente puoi assicurarti della capacità verificando che ti vengano fatti tutti gli esami possibili e soprattutto che ti vengano spiegati. Devi capire com’è la tua audiometria tonale e vocale. La vocale è la prova più importante per un audioprotesista e la fanno in pochi se non la chiedi espressamente. Ma credimi, non è difficile capire se di fronte a te hai un professionista appassionato del suo lavoro e desideroso di aiutarti o se vuole solo vendere due apparecchi acustici. Lo capirai subito.

Cosa devi sapere sulla struttura (il centro audioprotesico)

Ok su quest’ultimo punto sono particolarmente di parte. Ne possiamo parlare, ma la mia personale esperienza mi dice che avrai più difficoltà con le grandi multinazionali su quest’aspetto.

Perché?

Perché l’obiettivo primario (della multinazionale e dei manager, non del tecnico che comunque si fa in 4 per aiutarti) è quello di fatturare e portare a casa utili, S T O P. E come lo fanno?

Tanta pubblicità

Ti sarai accorto che sei circondato da “prove gratuite dell’udito”/”prova un mese gratis e senza impegno gli apparecchi  acustici”… ovunque. La forza della multinazionale è che può fare pubblicità perché ha molti capitali. Non è strettamente dipendente dal passaparola come lo sono i piccoli centri. I centri indipendenti di successo per sopravvivere DEVONO investire sulla strumentazione, sulle strutture di cui spesso sono anche proprietari. Hanno una cura in più del posto in cui ricevono i pazienti. 

Forte turnover degli audioprotesisti

Potrebbe capitare che un giorno ti accoglie un tecnico e tre mesi dopo un altro…e un altro ancora…e così via. Capita sempre? No, ma molto spesso. Un po’ perché, vista la dimensione, possono spostare i tecnici a seconda della strategia aziendali e un po’ perché.. sono sempre alla ricerca di persone che possano vendere più apparecchi acustici. La prova c’è l’hai se vai nei loro siti e dai un occhio alla sezione “lavora con noi”: ti accorgerai che sono sempre in cerca di qualcuno

Accordi commerciali con altre multinazionali

Se presti attenzione quando passi davanti ad una vetrina o….meglio…se hai fatto una visita con un loro tecnico, ti sarai accorto che “spingono” su un determinati apparecchi acustici… Perché? Perché sono obbligati a farlo da clausole contrattuali. Molte aziende produttrici di apparecchi acustici (9 su 10 potrei azzardare)  hanno acquistato centri audioprotesici con il risultato che non ti propongono un prodotto in quanto è il migliore ma te lo propongono per accordi contrattuali.  Lo sapevi questo? 


Rapporto umano minimo

Sta un pò nel buonsenso del tecnico capire da situazione a situazione come poter aiutare nel migliore dei modi il paziente. Ma non sono l’unico a farlo. Tutti quelli non legati da multinazionali lo possono fare. Gli altri, in alcuni casi, devono sottostare a dei processi standardizzati. Un mio collega mi raccontava lamentandosi che ha dovuto aspettare tre settimane per poter cambiare le chiocciole degli apparecchi acustici ad un suo paziente che ne aveva bisogno. Morale della favola, 2 settimane di tempo per realizzarle e paziente non proprio contento in quel mese abbondante di attesa.

Spero di averti chiarito qualche dubbio sul come approcciarti a questo mondo

Se così non fosse puoi comunque star tranquillo, a breve scriverò degli articoli molto più dettagliati a riguardo. NON vuoi perdere tempo e abiti in Friuli Venezia Giulia o in provincia di Venezia? Scrivimi a [email protected] e fisseremo un appuntamento per risolvere al più presto il tuo problema di udito. Se invece vuoi capirne di più ti consiglio di leggere il libro “NON SEI SORDO, scopri come recuperare fino al 90% del tuo udito grazie al giusto apparecchio acustico (e non essere vittima di truffe)” di cui sono uno degli autori. Buon ascolto!

Apparecchi acustici: quale scegliere
Francesco Pontoni 11 settembre 2023
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