Se leggi da un po’ di tempo questo blog ti sarai reso conto che per migliorare il tuo udito, devi affidarti ad un professionista dell’udito. Ma di quali mezzi ha bisogno per farti raggiungere un ascolto ottimale e confortevole?
Partiamo sempre dal primo elemento fondamentale: il tempo. Noi audioprotesisti siamo tenuti (ma purtroppo non tutti lo fanno) a darti risultati concreti sulla base del tuo udito. Il risultato quindi dipenderà dal livello e dal tipo di perdita uditiva. La perdita uditiva cambia con il passare del tempo. Quindi ad esempio una diagnosi fatta nel 2019 non sarà uguale a quella del 2021. Con il tempo il nostro cervello si abitua a compensare la perdita uditiva, riducendo le capacità cerebrali normali, costringendoci a fare il doppio della fatica per comunicare. Non smetterò mai di sottolineare quanto l’agire tempestivamente su una perdita di udito, comporta risultati ottimali e rapidi, diversamente da quanto accade per una perdita trascurata per anni.
Migliorare il tuo udito: che soluzione c’è per la tua perdita d’udito che può portare a risultati?
Non c’è una soluzione standard per ogni udito, ma esiste una tabella di marcia da seguire assieme al tecnico dell’udito, che ha come obiettivo il raggiungimento del risultato ottimale per quella specifica perdita uditiva. Inoltre l’apparecchio acustico è l’unico supporto che abbiamo attualmente a disposizione per far fronte a una perdita uditiva. Non esistono pozioni magiche o cellule staminali che potrebbero ringiovanire il modo in cui senti. Forse questa soluzione sarà disponibile nel 2100, ma non è quella che abbiamo a portata di mano oggi.
Migliorare il tuo udito: cosa deve fare quindi un audioprotesista per garantire un risultato concreto senza per questo gonfiare le tue aspettative di riuscita?
Verificare e validare l’applicazione dei tuoi apparecchi acustici. So che ti verrà da pensare “ma scusa, ma non vanno già bene così come sono? Una volta che li indosso devono funzionare, perché devo tornare a fare altri controlli?”. È una domanda più che lecita. È normale pensare che quando acquisti qualcosa, funzioni da subito. Quando si tratta di salute non è così. Pensa al tuo udito come al tuo ginocchio. Se ti sottoponi a un intervento, ci vorranno mesi per tornare a camminare senza problemi. Non sarà il ginocchio di prima, ma ti darà la possibilità di mantenere uno stile di vita sano. La stessa cosa te la garantiscono gli apparecchi acustici. E questi strumenti tecnologici per portare i risultati sperati devono essere affiancati da un percorso di riabilitazione acustica, composto da diverse fasi, con controlli regolari. Questi servono per sintonizzare a regola d’arte l’applicazione dei tuoi apparecchi. Questa è una pratica che tutti i centri acustici dovrebbero eseguire, ma purtroppo solo il 10% di essi la utilizza. Il compito dell’audioprotesista infatti è quello della riabilitazione acustica, applicando e regolando adeguatamente gli apparecchi acustici alle tue orecchie. Per questo motivo dopo anni di studio e ricerche abbiamo creato il nostro percorso di riabilitazione e sintonizzazione acustica Clarivox®. Seguendo questo percorso siamo in grado di garantire una comprensione delle parole chiara e confortevole.
Migliorare il tuo udito: ma come si fa a verificare e validare l’applicazione dei tuoi apparecchi acustici?
Attraverso due esami oggettivi: le misure in vivo (REMs) e la mappatura vocale dal vivo (LSM). Questi due test sono la chiave della riuscita della riabilitazione delle tue orecchie e sono l’unico modo per determinare la tua reale soddisfazione. Inoltre sono state create con l’obiettivo di verificare che gli apparecchi acustici che sono stati scelti e applicati dall’audioprotesista stiano lavorando correttamente e raggiungendo i miglioramenti sperati, e cioè che ti facciano sentire meglio i suoni che non riesci a sentire senza gli apparecchi, e che le parole ti risultino chiare.
Le misure in vivo (REMs) e la mappatura vocale dal vivo (LSM) ci fanno capire cosa succede nel canale uditivo all’interno del tuo orecchio. Non si possono fare congetture, e non si può confidare che gli apparecchi acustici funzionino, ma si tratta di una chiara valutazione del loro impatto o meno sul tuo udito.
Questi esami ci permettono così di apportare modifiche in tempo reale alle impostazioni degli apparecchi acustici per garantire che forniscano esattamente ciò di cui hai bisogno.
Inoltre, sono state fatte molte ricerche sull’applicazione di questa pratica nell’ambito dell’adattamento degli apparecchi acustici dimostrando che le persone si trovano meglio e sono più soddisfatte dei loro apparecchi acustici quando la tecnica viene utilizzata in modo corretto. Questa è la seconda fase del nostro percorso Clarivox®, la fase di sintonizzazione dove lavoriamo appunto sulla regolazione fine dei tuoi apparecchi acustici, cercando di sfruttare appieno il loro potenziale per il tuo udito.
Non è oro tutto quello che luccica, e ci sono alcune problematiche che questi test porteranno a galla e che dovremo superare per migliorare il tuo udito.
Eseguendo questi test è certo che otterremo le impostazioni ottimali per la tua perdita di udito. Potrebbe però non piacerti il suono. Anzi. Potresti odiarlo e doverlo abbassare. Adesso penserai “ma come, tutti questi controlli e test, e adesso odio il suono?” Questo perché il tuo udito deve adattarsi e riabituarsi a determinate frequenze di suono.
A volte le persone sono insoddisfatte perché, a prescindere dal loro problema di udito, sono convinte che spendendo dei soldi per acquistare e indossare l’apparecchio acustico, questo risolverà tutti i loro problemi: NO, non funziona così.
Gli apparecchi, se gestiti correttamente, danno e daranno sempre enormi benefici ma va valutata anche la situazione della persona. Ti faccio un esempio. Facciamo finta che con un certo tipo di apparecchio puoi migliorare del 35% il tuo udito:
Caso nr. 1: se le tue orecchie, senza apparecchi, sono in grado di capire 1 parola su 10, allora puoi passare dal 10% delle parole capite al 45%
Caso nr. 2: se le tue orecchie, senza apparecchi, sono in grado di capire 5 parole su 10, allora puoi passare dal 50% all’85%
Gli apparecchi sono gli stessi, la spesa economica rimane la stessa e anche la persona è la stessa! Semplicemente nel primo caso la persona ha aspettato tanti anni e la comprensione delle parole è peggiorata nel tempo mentre nel secondo caso la persona è intervenuta in tempi brevi.
Ma anche se hai impiegato molto tempo a decidere di agire, l’unico modo che un audioprotesista ha per capire se gli apparecchi acustici stanno performando nel miglior modo possibile, è uno solo: la verifica e la validazione dell’applicazione degli apparecchi tramite le misure in vivo (REMs) e la mappatura vocale dal vivo (LSM). La prima cosa da chiedere a un audioprotesista prima ancora del prezzo, è se esegue questi test. Non importa la spesa o il modello degli apparecchi quindi; se questi esami non vengono eseguiti, non saprai mai con certezza se gli apparecchi acustici stanno sfruttando tutto il loro potenziale per garantirti il miglior risultato per la tua situazione uditiva.
A presto!
Dott. Audioprotesista Francesco Pontoni
Responsabile R&S Clarivox – Il primo metodo in Italia che sintonizza il tuo udito con i giusti apparecchi acustici
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