Purtroppo molti problemi di salute non sono individuabili da subito. Alcuni non mostrano nemmeno sintomi così evidenti. L’udito rientra in questa categoria di problema che si manifesta molto lentamente.
La perdita d’udito infatti non è come un’influenza. Non ti fa perdere tutte le forze e non ti rende spossato e bloccato a letto per giorni (nei casi più lievi). E non è nemmeno come un calo della vista, che riesci ad individuare da subito. Ci sono rari casi in cui può presentarsi improvvisamente a causa di virus come otite o herpes zoster. Per questo motivo la perdita di udito può essere temporanea o permanente. Ma questi sono casi rari. Quello più comune è una perdita graduale e subdola nel tempo. Infatti non riuscirai ad accorgertene da subito, ma dopo mesi o addirittura anni. Anzi. Mentre tu non te ne accorgi, le persone che ti stanno vicino saranno quelle che più probabilmente inizieranno a fartelo notare.
Sintomi comuni della perdita di udito
Qui sotto troverai una lista dei sintomi più comuni della perdita di udito. Prova a fare mente locale e pensare se ti capita mai di:
- Avvertire difficoltà nel sentire e nel capire cosa dicono le persone, soprattutto in posti affollati
- Chiedere alle persone di ripetere più volte quello che ti hanno detto
- Ascoltare musica e guardare la televisione a volumi decisamente alti (e quindi hai iniziato a litigare con tua moglie o tuo marito per chi gestisce il volume)
- Difficoltà a sentire bene la persona che parla dall’altro lato del telefono, cambiando anche 3 modelli di telefoni perché “non funzionano” (potrebbe anche essere ma la maggior parte delle volte purtroppo è il tuo udito)
- Fai fatica a seguire una conversazione con più persone contemporaneamente
- Ti senti molto stanco e affaticato per la concentrazione extra che devi impiegare nelle conversazioni
- Senti dei rumori come un fischio o un tintinnio fastidioso
Se hai risposto sì ad almeno due di questi sintomi, allora molto probabilmente una perdita di udito c’è.
Cosa fare quindi se tu o un tuo caro si accorge della presenza di uno o più di questi sintomi?
La prima cosa da fare è contattare il proprio medico di base per farsi prescrivere una visita specialistica. Questi disagi all’udito potrebbero anche essere causati da un banale tappo di cerume (che va rimosso da un otorinolaringoiatra), o da un’otite o altre infezioni temporanee dell’orecchio che vanno risolte con farmaci prescritti dallo specialista (evitate le cure fai da te). Allo stesso tempo puoi anche visitare un centro acustico e fare un test dell’udito gratuito. Sta poi ad uno specialista capire la gravità della perdita. Per questo fare prevenzione con controlli annuali è importante. Sia per tenere monitorata la salute del proprio udito che per accorgersi per tempo del problema.
Il test a cui hai risposto è composto da una serie di domande che ti vengono poste anche durante un controllo dell’udito in un centro acustico. Se il tecnico audioprotesista non si interessa al tuo storico uditivo, allora consideralo come un campanello d’allarme. Queste informazioni infatti sono fondamentali per capire il tipo di perdita uditiva e per capire a fondo il problema e come risolverlo.
Cosa non fare quando ti accorgi di avere un calo d’udito: niente.
Non fare assolutamente nulla è la cosa più sbagliata che puoi fare. Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo. Per questo non deve andare sprecato aspettando anni prima di risolvere un problema di udito. Più aspetti, più il cervello si abituerà a sentire male, dimenticandosi di suoni che prima davi per scontati. Ricerche hanno confermato che un problema di udito alza il rischio di sviluppare demenza senile e Alzheimer se non trattato in tempo. L’udito alimenta la nostra memoria e le nostre giornate. Senza stimoli sonori il cervello è come se sentisse in bianco e nero.
Cosa fare quando ti accorgi dei primi sintomi della perdita di udito: fai subito un controllo
Come già ribadito (e non smetterò mai di ripeterlo) la prevenzione è l’unica arma che abbiamo a disposizione per salvaguardare la salute, anche delle nostre orecchie. E ricordati che l’udito è connesso con il cervello. Senza stimoli sonori il cervello è come se perdesse tonicità, e ci vorrà tempo e fatica perché si riabitui a suoni che aveva ormai dimenticato (perché si era abituato a non sentirli più).
L’invito a controllare il proprio udito è aperto a tutti, dai bambini alle persone adulte. Purtroppo perdere l’udito capita a tutte le età. Ecco perché anche i bambini più piccoli, soprattutto nel periodo di sviluppo, devono assolutamente fare controlli regolari, se come genitore noti che il tuo bambino non è reattivo. Anche qui la variabile più importante è il tempo. Prima si agisce, prima si otterranno risultati e lo sviluppo del bambino non verrà compromesso.
A presto!
Dott. Audioprotesista Francesco Pontoni
Responsabile R&S Clarivox – Il primo metodo in Italia che sintonizza il tuo udito con i giusti apparecchi acustici
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