Conosci la teoria delle 10.000 ore? Prima di spiegarti perché c’entra anche con il tuo udito, e come può essere utile per tornare a sentire meglio le parole, lascia che ti racconti com’è stata concepita.
Questa teoria è stata elaborata grazie a uno studio condotto nel 2007 da K. Anders Ericsson, psicologo svedese, durante la sua permanenza all’Università della Florida, in collaborazione con l’Accademia della musica di Berlino.
L’obiettivo dello studio: capire se è più importante avere talento oppure esercitarsi con disciplina. Infatti è stata divisa una classe di violino in tre insiemi: i ragazzi davvero dotati, con buone potenzialità, e i meno bravi. Tutti questi ragazzi hanno iniziato a suonare il violino a 5 anni. Lo studio ha rilevato come mediamente attorno agli 8 anni le ore di pratica aumentavano, i più bravi raggiungevano 10000, i promettenti 8000, i meno bravi meno di 4000. Lo studio è stato ripetuto anche per pianisti, batteristi, chitarristi, sportivi e altri campi ancora con lo stesso risultato: non è questione di talento ma di ore di pratica!
Dato che questa teoria è applicabile a ogni campo, ho pensato:
“ma perché non provare ad applicare questo concetto al mio lavoro di tecnico audioprotesista?”
Qualche tempo fa infatti ho ricevuto una e-mail che cade a pennello per esprimere questo concetto; te la riporto qui sotto:
“Stando a quanto da lei descritto se ho capito bene, un audioprotesista sprovvisto di sintonizzazione Clarivox® non sarebbe in grado di registrare ad hoc un apparecchio acustico e sfruttare le sue potenzialità al 100%. Mi chiedo se può essere utilizzato con successo anche da un non tecnico”
Prima di tutto se non sai cos’è Clarivox®, ti dirò che è il nostro percorso di riabilitazione acustica usato da tutti i nostri tecnici audioprotesisti. È il nostro metodo di lavoro, sviluppato dopo più di 25 anni di ricerca. Come ti dicevo tutti i nostri audioprotesisti vengono formati e certificati per utilizzare questo metodo. Il percorso parte dalla visita, alla scelta degli apparecchi, e continua ad ogni fase di controllo. Non si ferma alla consegna degli apparecchi, ma va oltre. Ha lo scopo di sfruttare al 100% gli apparecchi per tornare a sentire meglio le parole. Regolando gli apparecchi a seconda della tua unica e specifica situazione uditiva e a seconda del tuo quadro audiologico (che oltretutto è sempre in cambiamento, non è mai stabile).
Tornando alle 10’000 ore, tutti i nostri audioprotesisti hanno raggiunto questo target, per aiutarti a tornare a sentire meglio le parole. In molti lo hanno anche nettamente superato, in quanto lavorano con noi da anni ormai. Regolare gli apparecchi è come un’arte, come imparare a suonare uno strumento a livelli da “La Scala” o da “Royal Ballet”. Magari potrai anche imparare a farlo, ma mai come una persona che ha più di 10’000 ore di pratica sulle spalle.
Ci vogliono competenze specifiche e tantissima pratica e disciplina per imparare a regolare correttamente gli apparecchi acustici. Servono competenze audiologiche, audiometriche, informatiche, psicologiche per fare bene questo lavoro. Bisogna poi unirle e metterle in pratica. Non c’è quindi un metodo fai da te che può funzionare.
Sarebbe come prescriversi da soli le medicine o la tipologia di lente da utilizzare sui propri occhiali, con sole informazioni trovate su internet.
La domanda riguardo Clarivox e come utilizzarlo, posta da questa persona, è quindi più che lecita. Nulla da togliere a chi vuole saperne di più e acquisire sempre più informazioni riguardo al proprio udito, ma lascia il lavoro duro ai professionisti. A chi ogni giorno pratica questo mestiere.
Non è tanto l’apparecchio acustico in sé a fare la differenza per tornare a sentire meglio le parole, ma come viene sfruttato e regolato. Ha il 20% d’importanza rispetto al risultato finale. E l’unico che può aiutarti a raggiungerlo è il tecnico audioprotesista. Prenota una visita dell’udito senza impegno cliccando qui.
A presto!
Dott. Audioprotesista Francesco Pontoni
Responsabile R&S Clarivox – Il primo metodo in Italia che sintonizza il tuo udito con i giusti apparecchi acustici
P.S. Se non sai qual è il prezzo degli apparecchi acustici ti consiglio di scaricare la nostra GUIDA AL PREZZO
P.P.S. Iscriviti al nostro gruppo Facebook NON SEI SORDO! Gli apparecchi acustici non bastano – è qui che potrai pubblicare le tue domande ed esperienze a cui risponderò personalmente
Seguici su Facebook | YouTube | Instagram
Ascolta il Podcast
Scarica la nostra APP per iPhone | Android
Leggi il libro NON SEI SORDO!
Buon giorno dott. Francesco Pontoni
Gradirei un consiglio.
Sono un pensionato della Valle d’Aosta, ho 85 anni e dal 2019 uso le protesi Amplifon ampli-connect R BD PH le quali non mi hanno mai soddisfatto, mi riferisco in particolare al parlato
ln ambienti chiusi e anche al telefono, ho difficoltà a capire le parole e mi sorge il dubbio che
Laudioproteista non sia stato grado di tarare le protesi in modo ottimale ( i test sono stati fatti
con suoni e parole). Cosa mi consigliate.? Grazie
Buongiorno sig. Agostino e molto piacere,
da qui io non so dirle se:
-l’audioprotesista avrebbe potuto lavorare meglio
-gli apparecchi non sono idonei
-o se invece è stato gestito tutto perfettamente e quindi non ci sono più margini di miglioramento.
Le consiglierei, per capire la situazione, di provare ad andare da un altro audioprotesista, o nello stesso studio di chiedere di provare con un collega. Se sono de professionisti capiranno.
Saluti, dott. Pontoni
Ho letto l’articolo “Servono davvero 10’000 ore per tornare a sentire meglio le parole?” e visto il video sul sistema di sintonizzazione Clarivox®, il vostro percorso di riabilitazione acustica usato da tutti i vostri tecnici audioprotesisti.
Io ho comprato di recente un apparecchio acustico sia dx che sx , sarebbe possibile poter utilizzare il vostro metodo di regolazione? Per constatare che sia giustamente regolato e eventualmente potenziarlo e ottenendo quel 20% in più nel risultato finale?
In attesa di un Vostro riscontro porgo cordiali saluti.
Buongiorno,
la disponibilità c’è ma prima devo capire almeno:
-il suo quadro audiologico (se ha almeno degli esami audiometrici)
-che apparecchi acustici ha preso
Da lì riuscirò a risponderle anche alle altre domande.
mi invii pure tutto a [email protected]
Saluti, dott. Pontoni